mercoledì 30 novembre 2011

Antonello Colonna, ambasciatore del tartufo bianco d'Alba


Nonostante in questi giorni sia un po' provata gastr(onom)icamente - oltre alla maratona londinese, lunedi' sera sono stata all'Open Baladin per la serata Birra del Borgo Story e ho molto apprezzato la cucina "feticisticamente" contadina di Gabriele Bonci - per martedi' avevo ricevuto un invito al quale non avrei mai potuto dire di no: all'Open Colonna (da non confondere!) si festeggiava la premiazione dello chef come Ambasciatore nel mondo del tartufo bianco d'Alba (insieme a Fulvio Pierangelini, Jonathan Benno e Giorgio Travaini) proclamata un paio di settimane prima nel corso della XIII Edizione dell'Asta Mondiale del tartufo Bianco d'Alba.

Ora, io fino a qualche anno fa non mangiavo il tartufo, anzi solo l'odore mi faceva stare male, ma sul serio. Poi mi sono trovata a doverne (si, davvero, che mica puoi scrivere un articolo sul tartufo e non assaggiarlo!?) mangiare un bel po' in un periodo abbastanza ristretto, prima nella zona dei Colli Bolognesi - ricordo un ottimo piatto di Paolo Lo Priore in occasione di una cena "di gala", con asparagi e uovo - e poi nel Tortonese, nella zona di San Sebastiano Curone: da quel momento, il tartufo bianco e' diventato uno dei miei prodotti-culto e non perdo occasione di mangiarlo!

Insomma, martedi' scorso alle 13 ero sul rooftop del Palazzo delle Esposizioni per aggiudicarmi la mia dose annuale di "puzzone". Aperitivo d'ordinanza - panino con la porchetta, arancini e panzerotti ai funghi giusto per tenerci leggeri, niente bollicine per me perche' avevo ancora una mezza sbornia di birra da smaltire - e poi a tavola, con lo chef che passava spesso al nostro tavolo (ero in ottima compagnia per fortuna, con Paolo Marchi, Federico De Cesare, Pina Sozio e Fabio Turchetti) e a portata di foto.

Antonello Colonna va generosamente di grattugia

Il menu fortunatamente e' stato umanamente contenuto, per quanto certo non leggero, ma a sostenerci c'era un Barolo di soli 15 gradi dunque no problem! Si parte con un piatto che Colonna aveva gia' proposto al Pasta Day: bagnacauda di carbonara al tartufo bianco d’Alba: protagonisti i bucatini del Cavalier Cocco, definita dallo chef una pasta "no stress" grazie alla sua completa affidabilita' nei tempi di cottura: e' in assoluto la mia preferita, anche se in questo caso era un filo troppo al dente e insieme all'uovo ("cotto" nel sale grosso per 15 ore) che forse aveva marinato un filo piu' del dovuto ha dato un effetto complessivo meno cremoso e godurioso dell'altra volta: comunque un gran bel piatto, completato dalla crema di formaggio (che va amalgamata nel piatto insieme all'uovo a "ricomporre" la carbonara) e dalla presenza del tartufo.

Poi il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura con friggitello, patate e mostarda, di cui ho molto apprezzato la presentazione e la consistenza, ma forse appena un po' secco.

E infine chiusura con un grande classico, il Diplomatico con crema, cioccolato e caramello salato: un dessert effettivamente geniale, che mette insieme tutte le componenti necessarie a raggiungere un perfetto equilibrio: dolce, amaro, salato, morbido, croccante. Gli strati alternati di pasta fillo al cacao, crema e mousse al cioccolato vanno schiacciati senza pieta' e mangiati insieme al fantastico caramello salato. Anche se non amo i dolci al cioccolato, ammetto che questo e' davvero riuscito.


Piccola nota che mi fa piacere ricordare, in occasione dell'Asta e della nomina Antonello Colonna ha ricevuto in premio un colossale tartufo. Tornato a Roma, ha organizzato una grande cena in cui tutto il ricavato dell'extra pagato per l'aggiunta del tartufo - per un totale di circa 3.000 euro - e' stato devoluto alla stessa causa scelta - come ogni anno - dall'Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, cioe' a sostegno delle popolazioni alluvionate di Borghetto di Vara, in provincia di La Spezia.

3 commenti:

  1. Luciana, mi chiami solo per gli hamburger! :-(

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  2. Che figata. Mi sento male per il tuo fegato ma la carbonara così da ripetere!

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  3. Maurizio, mi dispiace ma questo era un invito strettamente personale :) Fede si ci si puo' provare!!!

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