Finalmente sono riuscita a trovare il tempo e l'occasione per una cena al Reale di Niko e Cristiana Romito. Nel locale di Rivisondoli c'ero stata diverse volte, ed ero gia' venuta anche nella nuova, bellissima location di Castel di Sangro - che mi convince sempre di piu' ed e' la cornice piu' indicata per i piatti di Niko, che sono minimalisti e concreti al tempo stesso - ma per una serata un po' diversa. E visto che per una fortunata coincidenza Casadonna si trova esattamente a 5 minuti dalla casa di montagna dei miei, mi sembrava assurdo non approfittarne.
Cosi' ieri sera, al termine di due giorni piuttosto complicati e intensi, mi sono seduta ad uno dei sei tavoli del Reale e mi sono concessa una cena che fosse di puro e semplice piacere. Niente fotografie (anche perche' sul menu e' espressamente richiesto di evitare, ma sul sito ci sono quelle, bellissime, scattate da Francesca Brambilla e Serena Serrani), niente elucubrazioni su ogni singolo aspetto dei piatti, solo il piacere di andare a salutare Niko e Cristiana, di festeggiare una piccola bella notizia familiare, e soprattutto di godermi il cibo fino in fondo.
Come dicevo, i piatti di Niko Romito mi conquistano sempre perche' sanno essere golosi e raffinati, concreti e cerebrali al tempo stesso, guardano al passato e ai sapori della terra ma sono contemporaneamente proiettati verso il futuro, e la ricerca dello chef verso l'essenza dei prodotti scelti, attraverso la concentrazione massima di aromi e sapori, riesce a dare risultati straordinari. E anche in una sede molto piu' grande, l'atmosfera del ristorante e l'accoglienza in sala restano quelle di sempre, con un servizio perfetto e cordiale che ti fa stare davvero bene.
Si parte, come sempre, con gli assaggi da mangiare con le mani: sempre gli stessi da diversi anni, ma fanno benissimo a non cambiarli: a parte il fatto che non trovare le polpettine di agnello e quelle di broccoli, le tartine con la crema di ricotta e il pomodorino, la salsiccia cruda con scorza d'arancia e il "sandwich" di barbabietola croccante e fegato di coniglio sarebbe una delusione troppo grande, e' un po' una cosa simbolica e affettiva, un modo di dire "bentornati da noi". Per le novita' e le sorprese c'e' tutto il tempo. Intanto, arrivano anche la deliziosa tartelletta con crema di olive e olio extravergine, e il guanciale affumicato, da mangiare con i buonissimi grissini al miele di castagno che proviene dalle arnie di Casadonna.
E poi, una delle cose piu' buone che abbia mai mangiato in assoluto: il panino con scampi. Voi immaginate di mangiare in un solo boccone (vabbe' facciamo due che non e' tanto piccolo) un insieme di sapori e consistenze che rasenta la perfezione: il pane croccante, etereo, senza traccia d'unto, dentro la freschezza dell'insalatina e dei sentori agrumati e la polpa morbida, carnosa, profumata e delicatamente saporita dei crostacei. Gioia pura.
Poi si comincia con i piatti del menu, che riportano la data di creazione. Difficile scegliere, molti li ho assaggiati e sono cosi' buoni che li riprenderei, ma alla fine vince la curiosita' e scelgo tutti quelli targati 2011. L'Estratto di prosciutto con ceci e castagne e' un brodo limpido ma denso, dal deciso sapore di prosciutto ma di nuovo senza mantenerne la grassezza, che avvolge i ceci, piccoli e saporiti, e le buonissime castagne che danno un tocco di dolcezza non stucchevole. Poi ci arriva un assaggio non previsto, un omaggio dello chef che mi fa molto felice perche' era esattamente quello che avrei voluto assaggiare: i Ravioli di capocollo laccati, altro piatto dall'apparenza essenziale, pieno di sapore e di grande equilibrio: sfoglia perfetta, ripieno gustoso ma non invadente e una "laccatura" di foie gras perfettamente bilanciata dalle note agrumate. Per secondo, cedo alla gola e scelgo le Animelle croccanti con carciofi e salsa di foie gras, molto buone ma forse piu' lineari. E va benissimo cosi'!
E arriviamo al capitolo dolci: al ristorante li ordino per curiosita' "professionale" e gola, ma quasi mai mi soddisfano, troppo dolci ed eccessivi per il fine pasto. Invece al Reale ormai so gia' che non saro' delusa. In particolare, il fantastico Essenza (gioco di rimandi tra acidita' e amarezze, radici e profumi) e' in assoluto uno dei dessert piu' riusciti che abbia mai mangiato, e non a caso e' uno dei pochi che riassaggerei ogni volta (insieme alla Fusione a Freddo della coppia Scabin/Rambaldi). Ieri Niko ci ha fatto assaggiare anche due nuovi dessert appena inseriti in menu, che non sono nemmeno ancora in carta: uno a base di cioccolato, nocciola, frutto della passione e foglia d'oro, e uno a base di caramello, lamponi e meringa bruciata: quest'ultimo sulla carta non mi attirava, non amo la meringa e nemmeno troppo il caramello, di solito li trovo stucchevoli. E invece: ecco un altro dessert che potrei mangiare e rimangiare, con la cremosita' del caramello, la meringa non troppo dolce perche' "bruciata" e l'esplosiva freschezza del succo di lampone congelato che mangiando si scioglie e da' equilibrio al piatto con la sua nota appunto acida e fresca. Insomma, un capolavoro.
Reale Casadonna
Castel di Sangro (AQ)
Località Casadonna, Contrada Santa Liberata
Tel. 0864.69382
www.ristorantereale.it
Sarebbe interessante anche per dovere di cronaca, meter I prezzi o almeno il prezzi finale della cena. Mi ricordi che il Reale era eccessivamente costoso soprattutto visto il luogo, sarei curiosa di sapere se a Castel di Sangro si spende allo stesso livello. Certo pero proibire le foto ai piatti...mi sembra un po presuntuoso (qui solo hakkasan in teoria lo impone)
RispondiEliminaLe foto non sono proibite, si chiede gentilmente di evitare l'uso di cellulari e macchine fotografiche. Non capisco cosa intendi con "eccessivamente costoso visto il luogo", ti riferisci al locale o a Rivisondoli? Il nuovo spazio e'molto diverso, molto bello, e naturalmente ha richiesto grandi investimenti quindi non mi sarei stupita di trovare i prezzi anche piu' alti, invece non e' cosi. Noi abbiamo pagato circa 100 euro a persona vino incluso, i due menu degustazione da 4 e 8 portate sono a 80 e mi sembra poco piu' di 100 euro (avevo il menu senza prezzi), che sinceramente per la qualita' dei piatti, del posto e del servizio per me mettono il Reale tra i migliori rapporti Q/P tra i grandi ristoranti italiani! Credo che tu ricordi con particolare impressione la maggiorazione dei prezzi per i piatti col tartufo, che pero' e' la norma in tutti i ristoranti che usano questo prodotto :)
RispondiEliminaPoi ho guardato il sito, incuriosita dalle foto che sono effettivamente molto belle. Mi sembra pero' che starter a 30Euro siano eccessivi ecco, soprattutto confronto ai 'mains' che hanno quasi gli stessi prezzi. Ammetto, non mi ispira piu' di tanto pero'.
RispondiEliminaGli starter in effetti sono probabilmente i piatti piu' complessi e con materie prime piu' impegnative, e anche come quantita' non sono sempre inferiori a quelle dei secondi. Confermo che il menu degustazione da 8 portate e' praticamente un affare! Poi naturalmente e' questione di gusti, e di "qualita' percepita" :)
RispondiEliminab.giorno. pagare 100 euro un degustazione completo, con un'entree di sei finger food a testa, in un posto unico,in 2 stelle michelin....mi pare oggettivamente giusto, come credo che fare foto alla giapponese style in una situazione e atmosfera simile, credo stoni un pochino ( mia opinione ) ma eviterei i flash....GORDON
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