venerdì 10 giugno 2011

Soste Golose / Berardino is back

Oste. Cuoco. Allevatore. Coltivatore. Albergatore. Norcino creativo (e' una sua creazione la stringata, favoloso e monumentale salume che racchiude pancetta, lombo e lardo dei maiali di razza Nera Casertana). E ora di nuovo oste.

Sono tante le anime di Berardino Lombardo, ma questa e' probabilmente quella che gli si addice di piu'. Ecco perche' ora ha deciso di tornare alla ristorazione, dopo essersi dedicato negli ultimi anni soprattutto a fare, appunto, l'allevatore e norcino.

Pero' il nome che ha scelto per la sua nuova avventura - Il Contadino - la dice lunga su come lui intenda la cucina. Rustica, semplice, con i piatti poveri della cucina popolare della zona, senza inutili tentativi di arruffianamento o rivistitazione ma preparati con i migliori ingredienti: tutti i prodotti vengono dal suo orto, dal frutteto o dall'allevamento di Terre di Conca, la bella tenuta di Piantoli, dall'altro lato dell'autostrada, dove comunque lo trovate tutte le domeniche a organizzare pranzi e incontri.

Il nuovo indirizzo - fresco d'apertura, 10 giorni tondi oggi  - e' decisamente piu' comodo e facile da raggiungere, visto che sta a due passi dall'uscita autostradale di Caianello. Noi tornavamo da Vico, e "casualmente" abbiamo fatto in modo da trovarci da queste parti ad ora di pranzo, sulla strada di ritorno verso Roma.
In un tratto di strada ad alta intensita' di traffico dove abbondano le trattorie da camionisti (nulla da dire, eh), lui si e' andato quasi a nascondere in una strada di campagna (indicazioni zero, non e' posto da avventori di passaggio in cerca di menu turistici; ma c'e' un punto di riferimento utile per trovarlo: cercate il gommista), per aprire un agriturismo- steak house. Un casale di campagna, rustico sia dentro che fuori, con la griglia e le panche per mangiare all'aperto e gli alberi di ciliegio intorno.

Venendo da giornate gastronomicamente impegnative, ci siamo limitate ad assaggiare gli antipasti.
Si fa per dire: non poteva mancare un assaggio dei fantastici salumi della casa e di frittata; poi la panzanella, ma rivista come un omaggio alla cucina del Regno delle Due Sicilie (concetto a cu sta lavorando Berardino in vista di un gemellaggio gastronomico tra Caserta e Trapani), unendo i pomodori della Terra di Lavoro ai capperi siciliani. La zuppa di fagioli e scarole, un classico della cucina rustica campana, ma davvero non ne avevamo mai mangiata una cosi' buona. I fagiolini avvolti nel guanciale, prontamente replicati nella mia cucina. L'uovo a susciello, che - da quando l'avevo assaggiato a Terre di Conca qualche anno fa - e' diventato uno dei miei sogni gastronomici ricorrenti. Ma stavolta a lasciarmi senza parole sono stati i pomodorini arrecanati, uno dei piatti piu' semplici e umili della nostra tradizione, (pomodori spaccati conditi con un mix di mollica di pane, capperi, acciughe, aglio e tanto, tanto origano, da cui il nome, e poi infornati) ma fatti come dice Berardino: non per nulla erano un grande classico della Caveja, gloriosa trattoria di Pietravairano dove per la prima volta lo avevo "incontrato" tantissimi anni fa.

Dopo, in teoria, ci sarebbero stati i primi - tra cui la pasta alla Contadina, una sorta di matriciana
casertan-style - e le carni alla griglia: devo dire che un pensierino alla pancetta di maiale Nero Casertano ce l'avrei fatto, ma poi abbiamo deciso di passare direttamente al dolce. Che secondo me merita qualche parola in piu'. Ci e' arrivato in tavola un piatto ciascuna, con tre assaggi: una sorta di crostata di crema con una base friabile e una crema saporita ma consistente, uno strato sottilissimo di marmellata e sopra una specie di crumble, buonissima; un biscotto arrotolato come se fosse uno strudel, croccante e saporito, con frutta secca nell'impasto; e un sable' etereo, friabilissimo, stratosfericamente buono con sopra della marmellata -  o meglio una purea fresca, come se fosse frutta appena raccolta e frullata - di mela.
Ecco, questo e' quello che dovrebbero essere i dolci nelle trattorie, altro che panne cotte e finti tiramisu!
                                                         foto Isabella Grabau www.chicandspicy.com


"Mi mancava la ristorazione - racconta Berardino mentre ci versa un bicchierino di Marsala a fine pasto, ed e' difficile non distrarsi a guardare i suoi occhi color ghiaccio che  spiccano anche nella grande foto che campeggia all'ingresso della stradina che porta al casale - cosi' quando mi e' capitato questo posto...". L'idea e' quella di formare una squadra autonoma che segua le sue indicazioni in cucina, ma io mi aspetterei di trovarlo spesso qui. E di tornarci presto!

IL CONTADINO
via Starze
Caianello (CE)
tel. 0823 922043

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