Ieri sera ho sostenuto l'esame finale del corso di primo livello per aspiranti assaggiatori di formaggio organizzato dall'Onaf. Adoro il formaggio (praticamente tutti, ma soprattutto i pecorini stagionati mentre non impazzisco per i molli francesi, ecco...)
Il corso ha qualche pecca soprattuto logistica, ma e' stata una bella occasione per saperne di piu' su diversi aspetti del formaggio, inclusa la temibilissima microbiologia casearia... e anche per conoscere meglio persone interessanti come il bravissimo pastore errante (e gran casaro) Loreto Pacitti che tra le altre cose fa il buonissimo Conciato di San Vittore (e che, nonostante di formaggio ne sappia ovviamente gia' parecchio, non era li' per insegnare ma per imparare.. chapeau).
E dopo l'esame di ieri, non dimentichero' piu' qual e' la differenza principale tra Grana e Parmigiano (nel primo caso il disciplinare permette anche l'alimentazione con insilati, nel secondo no....), la percentuale di materia grassa nei formaggi magri (20%) e la definizione esatta di formaggio: "Il formaggio e' il prodotto della coagulazione presamica, acida o acido-presamica ottenuto da latte intero, ovvero parzialmente o totalmente scremato, oppure dalla crema di latte, anche facendo uso di fermenti e di sale da cucina".
All'esame e' seguita una cena abbastanza hard, ma per fortuna meno di quel che ci era stato fatto temere (abbiamo scampato gli gnocchi al Castelmagno in piena calura pre-estiva!), naturalmente quasi tutta a base di formaggio come al corso ci e' stato caldamente raccomandato di NON fare!
Quello nella foto e' l'esempio di una cacio e pepe diciamo.... non proprio eccelsa (ma la cottura della pasta era buona, va'...).
Intanto, messo in tasca (per ora solo virtualmente) il diploma, sogno di riassaggiare il mio formaggio preferito: lo Jamar di Dario Zidaric.
Ma chi ha cucinato?
RispondiEliminaeravamo in un ristorante del centro... che non vale la pena di menzionare, nel bene e nel male :)
RispondiElimina