domenica 27 gennaio 2013

due mesi rewind



Troppo tempo che non scrivo sul blog, troppe cose da raccontare, troppo poco tempo.... allora faccio una cosa che non si dovrebbe fare, o almeno che decisamente non e' da me. Superficializzo. Sintetizzo. Uso le immagini piu' che le parole. Vi racconto gli ultimi due mesi mangerecci - e di mezzo ci sono Natale e Capodanno, mica roba da poco! - con dei brevi flash delle migliori cene, pranzi o colazioni, mettendo tra i buoni propositi per l'anno nuovo anche quello di scrivere con piu' costanza. Ah, dimenticavo: ho gia' mantenuto quello di ritornare in palestra, credo che per quest'anno possa bastare!


 
21 novembre, Cena da Guerrini dal 1958 ok non mi posso piu' lamentare che vicino casa mia non ci sia quasu nulla per mangiare e bere bene. Dei ragazzi in gamba hanno rilevato l'antica Enoteca Guerrini e l'hanno trasformata in un bel bistrot moderno, con un tocco vintage. Buon caffe', colazioni invitanti, ottimi cocktail preparati da una giovane barwoman - Valentina Bertello - e una cucina concreta e divertente, d'ispirazione vagamente marchigiana, che non punta a sorprendere ma ad appagare pancia e palato. Buono il carpaccio di carne marinato agli agrumi con olive e cestino di formaggio, goloso l'hamburger alla Bismark... quello vero! Mi piace, da tornarci spesso e volentieri.



Qualche giorno dopo: pranzo da Romeo dopo la "buca" presa qualche giorno prima (Romeo e' chiuso la domenica a pranzo!) eccomi a sperimentare il nuovo avveniristico ristorante-bakery della premiata ditta Bowerman/Spada-Roscioli: ambiente d'impatto, uno spettacolare banco di salumi e formaggi per panini very gourmet e il ristorante vero e proprio. Qualche attesa e impaccio di troppo nel servizio ma i piatti meritano, in particolare i geniali Tuberi arrosto, erbe, caprino e balsamico tradizionale invecchiato. Un piatto contemporaneo e buonissimo, ma anche coraggioso, per lo meno a Roma.

26 novembre, cena alla (nuova) Barrique: confesso, non ci ero ancora stata a mangiare. E dire che questo locale di Monti e' stato il fulcro della mia educazione enogastronomica (ok, piu' eno che gastro) nei primi anni di apprendistato gamberesco. Da qualche mese ha cambiato veste, non solo esteticamente ma anche passando da enoteca con piatti piu' o meno freddi (ma buonissimi) a enoteca con cucina. E che cucina. Nelle mie due visite (ci sono tornata) ho mangiato benissimo, i piatti sono sostaziosi e ben fatti ma non privi di originalita'. Bello e buono il rosti di patate con broccoletti e uovo croccante, buonissima la zuppa di ceci patate e baccala' e molto altro ancora, ma il menu cambia di continuo. Sul vino, che dire. C'e' dietro Fabrizio Pagliardi, e tanto basta. Insomma, se volete bere bene a Roma venite qui (o da Remigio, se vi piacciono i francesi frizzantini).

29 novembre, inaugura il panificio Bonci: di questo ho gia' scritto altrove, se volete potete leggere qui. La verita? Rosico perche' non ho potuto assaggiare niente. Diciamocelo, il miglior forno della citta' non e' il posto migliore da frequentare mentre si fa una dieta senza glutine.








30 novembre, gita a Ginevra: due giorni a Ginevra con le amiche dell'Universita', ormai tutte mogli e mamme (abbiamo anche una donna con pancione, che diventa la migliore scusa per tutto: dal "fermiamoci a prendere un te e una fetta di torta perche Gae e' stanca" al priority boarding per tutte, perche mica possiamo lasciarla sola...). Tante chiacchiere, naturalmente, ma anche tanto cibo, Non potevamo esimerci dal tornare a mangiare il polletto bio con le patate buone buone da Chez ma cousine, ma nemmeno dall'assaggiare una vera, super-tradizionale fonduta di formaggio. Una per ognuna di noi, di tutti tipi presenti in menu. Le calorie? Non le voglio sapere!


8 dicembre, si vola a New York! Fare l'albero? Andare a comprare i regale di Natale? Macche'! Noi si vola a New York. Cinque giorni nella Grande Mela passando da un beershop a un pub, a un ristorante (che ci volete fare, era lavoro!). Come fare a sintetizzare? Ci sono dentro Eataly Birreria, il trucidissimo Fette Sau, Roberta's e le sue pizze, i clamorosi cocktail di Maison Premiere, la visita da Dogfish e molto altro. Gran parte dei racconti e' gia' online, ma manca ancora una cosa: il pranzo da The Cannibal, grazioso ristorante-butchery che propone un grande scelta di birre artigianali (ho assaggiato qui la migliore gluten free mai provata, la belga Brunehaut) e gustosi piatti a base, manco a dirlo, di carne! Qualche esempio? Le speziate salsicce di coniglio e la tartare di cuore! Molto pulp...

17 dicembre, serata di Natale in Taberna: Nemmeno il tempo  di digerire il jet lag, e siamo subito di nuovo in mini-trasferta per una delle mitiche serate in Taberna. Questa volta Marco e Irma Valente decidono di fare le cose in grande (piu' in grande) e oltre a noi di Birra del Borgo reclutano anche Olmaia,Turbacci,Free Lions, Montegioco e Buskers. A ogni birra un piatto, per un menu pantagruelico in cui quasi ogni portata per me e' stata sostituita con qualcosa di gluten free, ma sempre buonissimo!. Mi dicono comunque che i fritti di borragine con la T-Mummia di Montegioco, crostini tosco-laziali (a base di coratella) con la Reale Extra e i ravioli di lenticchie e cotechino con la Noel di Turbacci fossero spettacolari. Kuaska a condurre e Andrea Cronache di Birra Turco alle spine. Insomma, una serata impegnativa...

19 dicembre, inaugurazione della nuova pizzeria Fratelli Salvo: c'erano tutti e tutto per festeggiare la nuova, bellissima sede della pizzeria di San Giorgio a Cremano. Le buonissime pizze e i fantastici fritti della casa, Renato Bosco con le sue (altrettanto buone!) pizze nordiche, Simone Bonini Carapina che ha messo gelati e sorbetti anche sulla pizza e la "nostra" Federica, la birra artigianale prodotta da Birra del Borgo per il locale campano. E poi tanti amici, giornalisti, produttori e birrai in uno dei nuovi punti di riferimento gastronomici della zona, per la pizza e non solo.

21 dicembre, Birra del Borgo a Campo Felice: doveva essere la fine del mondo, e invece stiamo ancora qui. Eppure, una notizia bomba in questa giornata c'e' stata: dopo circa 7 anni lo staff di BdB (quasi al completo) e' riuscito a trascorrere una giornata a Campo Felice. Sull'aspetto gastronomico della giornata meglio soprassedere, ma ci siamo divertiti!



Natale a Castel di Sangro: e siamo arrivati a Natale,  e come sempre si va in Abruzzo. Feste piuttosto dietetiche per me,  ma come ormai e' tradizione familiare non ci siamo fatti mancare un buon pranzo di Natale dai Caraceni. Oltre al tacchino ripieno che lo chef cucina apposta per noi (le tradizioni si rispettano, ed avendo un Inglese in famiglia per par condicio il 24 e' spaghetti con le vongole, e il 25 tacchino!), tanti altri ottimi piatti: dalla Pizza d' randign (pizza di granoturco, mele e frutta secca con lardo di Colonnata e cicorietta selvaticache potevo mangiare anche io) alle pallotte cac'e ova con i funghi ai dolci tradizionali della zona: scarponi e ceci ripieni con mosto cotto, pere al vino e amarene sotto spirito. Sempre ottima anche la sosta alla Grande Quercia a Carovilli, tra antipasti sfiziosi (buonissima la coratella, per non parlare della lingua salmistrata) e una colossale bistecca con l'osso.

30 dicembre a Olevano Romano: lo so, di solito tra Natale e Capodanno si cerca di stare a stecchetto. Noi manco per niente: la domenica si va a pranzo da Sora Maria e Arcangelo, istituzione della gastronomia ciociara. Giovanni Milana prepara grandi piatti, che si tratti dei super tradizionali cannelloni o di qualcosa di piu' "moderno" come la trilogia di polpette (polpetta di baccalà e patate con salsa allo yogurt e cetrioli, polpetta di bollito in salsa verde e mostarda di frutta piccanti, polpetta di broccoletti e fonduta di fiocco della Tuscia) o la quaglia disossata ripiena alle castagne con pancetta affumicata, uovo di quaglia frittellato e broccoletti saltati. Mitico. Cosa si beve? Cesanese of course!

Capodanno a Pitigliano: e finalmente e' arrivato il momento che stavo aspettando. Per tanti motivi: per staccare finalmente da tutto e tutto, davvero, e per tornare in uno dei miei posti del cuore, con la compagnia adatta. Amore ed amicizia bastano e avanzano a rendere magici due giorni, ma se ci aggiungi anche un posto spettacolare (Pitigliano, con le vie del borgo sul tufo e le antiche Vie Cave etrusche) e l'atmosfera incantevole di Ilune, davvero non si puo' volere di piu'. Ma certo, bisogna anche mangiare, soprattutto il 31 dicembre. E allora: un camino acceso, degli amici attorno al tavolo e una cena coi fiocchi, iniziata con un bicchierino di assenzio e foccaccia appena sfornata. Questo e' stato il nostro Capodanno. Tra i piatti cucinati da Susanna, tutti conditi con l'eccellente extravergine della casa, gli strepitosi nodini in brodo - da completare con un goccio di Tio Pepe per aggiungere una sfumatura insolita ad un piatto super-tradizionale - e i ravioli di ricotta e pere con salsa al gorgonzola, semplicemente perfetti. Chiusura con la focaccia dolce di Claudio Gatti, strepitosa. Ah no, poi si ricomincia con macedonia di agrumi e torta di cioccolato. La mattina dopo, l'incanto continua con la meravigliosa colazione a base di torte fatte in casa, pane, ricotta e marmellate. Non voglio andar via di qui.


Facciamo che del 2013 ne parliamo un'altra volta, anche se nella foto d'apertura c'e' gia' qualche indizio.

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