Don Alfonso, dicevamo. Quando arrivi in un luogo quasi mitico, di cui ti hanno parlato tantissimo nel bene e nel male, e' logico avere delle aspettative. Per esempio, mi aspettavo un locale non particolarmente bello, un po' "pomposo".
Ora, il fatto e' che dentro non ci sono stata, ma per quel che ho potuto vedere - la biblioteca con il salottino per i fumatori e una vastissima collezione di libri e guide, la bella scuola di cucina, il forno a legna dove alcuni cuochi infornavano pani e brioche, la cucina con la scritta "entrata degli artisti", e soprattutto il magnifico giardino - il ristorante (nonche' Relais) della famiglia Iaccarino e' un posto da sogno, e io e una mia collega abbiamo convenuto che poter trascorrere li' almeno un mese in relax ci farebbe venire ispirazione a sufficienza per scrivere il best seller della nostra vita.
Ma ci siamo dovute accontentare di qualche piacevolissima oretta in giardino: essendo circa 40, con pupi al seguito, non era davvero il caso di invadere il ristorante. Cosi' siamo riusciti ad approfittare sia del bel sole sorrentino, sia della grande cucina della casa, e anche della piacevole compagnia di Alfonso Iaccarino, che ha passato un bel po' di tempo con noi.
Dalla cucina, sono arrivati infatti ottimi assaggi: mousse di tonno con gelatina di ananas, ricciola affumicata al pepe rosa con maionese di pompelmo e yogurt alle erbe, pomodoro ripieno di crema di acciughe, parmigiana di zucchine e menta, panzerottino con ricotta e mozzarella, arancino, mozzarella in carrozza, anatra ai sentori di cacao con composta di arancia purea di banana e riduzione di aceto balsamico, papaccella con tonno e capperi, il tutto accompagnato dall'ottima birra Syrentum del Birrificio Sorrento, aromatizzata con scorze di limone. E per chiudere il fantastico Concerto di limoni: crema pasticcera e crema inglese al limone dentro un agrume svuotato, con piccoli bigne' al limone e una griglia di zucchero e limone. Praticamente il signature dish del week end!
Salutato a malincuore Don Alfonso, con altri pochi temerari guidati da un collega rigorosamente autoctono siamo scesi a piedi da Sant'Agata a Sorrento, lungo un percorso in ripida discesa di circa 3 km, che ha anche un nome che purtroppo non ricordo. Una bella camminata, che pero' ci ha messo appetito.... cosi' una volta a Sorrento, sempre guidati dal fido tour leader, ci siamo presi un bel gelato da Davide, una delle piu' rinomate gelaterie cittadine.
Giusto il tempo di una doccia e abbiamo ripreso gli assaggi: prima con le birre di Birra Felix, un simpatico gruppetto di mastri birrai, produttori e appassionati di birre artigianali campane (e in questo caso anche pugliesi) che hanno deciso di unirsi per far crescere la cultura brassicola anche al Sud - in particolare, ho assaggiato la Vesuvia (una Ale Belga ambrata con una leggera nota di coriandolo) del birrificio napoletano Maneba e la particolarissima Birra Felix (una chiara prodotta con un particolare metodo di luppolatura con un intenso sentore di frutta esotica matura e una spiccata acidita') creata per l'occasione dalla collaborazione tra il Birrificio Sorrento e il Birrificio Karma.
Poi con la pizza a metro e gli sfizi della pizzeria Zi 'Ntonio - tutto buono, ma vedersi portare a tavola una bottiglia di Laudemio in un locale di Sorrento, tra l'altro nel giorno del Premio degli oli Dop italiani lascia un po' interdetti.... - e infine con un altro gelato: quello del simpatico e inarrestabile Antonio Cafiero della gelateria Primavera. Tantissimi gusti, foto con vip di vario genere (da Belen al Papa...) alle pareti, un via vai di gente e una passione forse a volte strabordante ma devo dire quasi commovente per il suo lavoro.
Un altro bel souvenir da portare con noi lasciando la Penisola Sorrentina....
Agrumi, birra artigianale e sole di Sorrento il massimo che ci si può aspettare.
RispondiEliminaTante proposte interessanti da assaporare quanto prima,Grazie
Grazie a te Annamaria, mi fa piacere che tu mi segua!
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