domenica 20 luglio 2014

SPQR - I Marchesi del Grill

Qualche giorno fa mi era venuta voglia di carne alla griglia ma con il caldo che fa (a giorni alterni) a Roma, cercavo un posto all'aperto per mangiarla al fresco. Ho provato a chiedere suggerimenti last minute su Facebook: qualcuno mi scrive subito Cesare al Casaletto, ma era troppo tardi e non avremmo mai trovato posto. Alla fine ripieghiamo su altro, ma continuano ad arrivare suggerimenti (La Casina di Campagna, La Griglietta a via Germanico) che terro' buoni per future occasioni.
Poi, in privato, mi arriva l'invito a partecipare - qualche giorno dopo - a un evento decisamente "azzeccato": la prima serata romana ufficiale degli SPQR Grillers, gruppo romano di appassionati di BBQ americano (che sta diventando l'ultima mania gastronomica dei foodies italiani, a quanto pare).


I ragazzi di SPQR (che in gran parte fanno altro e si dedicano alla griglia per passione) sono in gamba e pieni di entusiasmo e si sono fatti notare pure al recente IBC (Italian Barbecue Champioship) che si e' svolto a Perugia qualche settimana fa, dove hanno conquistato il terzo posto assoluto, il primo nella categoria Pollo e il terzo per il Maiale.



 
La serata era anche non troppo lontana da casa, quindi non avevo scuse per non partecipare, e soprattutto avevo ancora una gran voglia di ciccia. Che, tra parentesi, in questo caso era quella fornita da Roberto Liberati, e scusate se e' poco.

Essendo il primo evento organizzato la sede era un po' casereccia - una bocciofila accanto a una parrocchia, il cui giardino e' stato occupato per l'occasione da smokers e barbecue - ma il pergolato di vite e la musica dal vivo degli ZZ Trip (gruppo cover dei gloriosi ZZ Top) hanno contribuito a rendere la serata molto piacevole. E poi noi eravamo qui per un motivo - la carne - e ne abbiamo avuta a volonta'!



Con un contributo che era giusto un rimborso spese (15 euro) si aveva infatti diritto a un assaggio di ogni proposta, dagli "antipasti" alla frutta, pure quella grigliata.


Affamati, ci siamo subito buttati sulla prima preparazione: le fajitas farcite con pollo grigliato e sfiletttato, peperoni arrostiti e cipolle stufate e poi passate velocemente sulla griglia per scaldarle. Ottimo inizio.




Poco dopo, siamo pronti per il secondo assaggio: i golosi sliders, piccoli panini farciti con hamburger e altri ingredienti a discrezione di chi li prepara, che in questo caso sono piuttosto italici: scamorza affumicata, pomodori e insalata piu' salse a piacere (optiamo per il "tutto, senza salse").
Seguono le squisite alette di pollo (chiamatele, se volete, chicken wings) con due diverse speziature: la cottura e' perfetta, la carne tenerissima e per nulla secca, e soprattutto di quelle alla paprika ne avrei potute mangiare almeno una decina... ma a quel punto realizziamo che questi sono solo (alcuni degli) antipasti.


Abbiamo infatti ancora un assaggio prima di cominciare a fare sul serio: le smoked luganega, due tipi di salsicce (a punta di coltello e macinata) cotte negli smokers e poi tuffate in un pentolone di birra, da mangiare sullo stecco come fosse un lollypop.





A questo punto noi saremmo anche satolli, ma non possiamo certo tirarci indietro: ci aspettano le succulente pork ribs laccate a dovere, talmente tenere che la carne si staccava in un sol pezzo dall'osso senza la minima fatica. Volendo, si potevano accompagnare con i baked beans.



Poi arriva il "piatto forte": il pulled pork bun. Il pulled pork e' una specialita' della cucina del Sud degli Stati Uniti e significa letteralmente "maiale tirato". La carne - un grosso pezzo intero di spalla o di gola -  viene fatto cuocere molto lentamente, per diverse ore, nello smoker (pare che originariamente in Carolina si facesse cuocere in dei pit, o buche scavate per terra e riempite di legna da far ardere). Quando la carne e' tenerissima (e il collagene si e' sciolto creando una specie di salsetta che la mantiene umida) si preleva dallo smoker e si "pulla", vale a dire si sfilaccia tirandola pezzo a pezzo.

La prima volta che ho mangiato questa preparazione e' stata al Pit Cue di Londra, ed era servita con il pane a parte. In questo caso invece - come pare sia usanza negli USA - il pulled pork diventa la (abbondante) farcia di un morbido panino stile bun, insieme alla salsa a base di aceto (opzionale, visto che pare che gli italiani non gradiscano troppo), al classico coleslaw (insalata di cavolo rapa) e cipolle caramellate. Purtroppo ero davvero troppo piena per mangiare e godere appieno il panino, ma ho assaggiato un po' di carne accompagnata - oltre che dalle cipolle - dalle jaked potato (in versione "a pezzi): tenerissima e saporita anche se per i miei gusti l'affumicatura si sentiva un po' troppo. O forse sono io poco abituata ai gusti "americani" e piu' avvezza alle classiche braciolate "ignoranti" all'italiana, dove la carne si mangia cosi' com'e', e a quel punto avevo raggiunto il livello di saturazione smoked. Comunque sia, se fosse stata l'unica portata della serata - e viste le dimensioni, ci poteva stare - avrei sicuramente divorato il panino!


Ma non e' finita qui: coerenti fino in fondo, gli SPQR Grillers (nell'ordine Gianmario, Daniele, Luigi, Noe', Martino e Fabrizio nella foto di gruppo piuttosto allucinata di fine serata) hanno voluto proporre anche la frutta grigliata: anguria con aceto balsamico e ananas al sale nero hawaiano.
Idea molto carina ma devo dire che tra il caldo e l'abbondanza di cibarie, una fetta di semplice frutta ghiacciata  ci stava meglio, e infatti in molti hanno chiesto questa opzione nature.

Ci siamo arresi prima della fine della serata e non sappiamo cosa fosse la "surprise" dell'ultimo tagliandino rimasto. Cos'altro avranno grigliato i Marchesi del Grill??
Ad ogni modo, e' stata una serata molto carina e decisamente soddisfacente anche se confesso di non essere appunto un'amante esagerata dello stile American Barbecue. Ma il mio "contatto" interno al gruppo mi assicura che stanno gia' lavorando a una seconda serata in una location piu' ampia e di charme, in cui ci sara' spazio anche per la fiorentina (e per qualche birra artigianale ;) ).
Vi consiglio quindi di tenere sotto controllo il sito degli SPQR, che io ho ribattezzato SPBQR: Sono Proprio Bravi Questi Ragazzi!

Nessun commento:

Posta un commento