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foto presa da casaetrend.it, ma credo che anche loro l'abbiano presa altrove.... |
Vi resta ancora qualche regalo last-minute da mettere sotto l'albero? Oppure volete regalare a voi stessi qualche buona lettura, non troppo impegnativa ma nemmeno del tutto futile, per impiegare al meglio il tempo libero (si spera di averne...) di queste imminenti vacanze natalizie?
Ecco un po' di consigli personali su cosa leggere o regalare per questo Natale: in questa prima tranche ci sono tutti titoli legati dal fil rouge del cibo ma non strettamente di ricette!

Il libro di Paolo Marchi e' un piacevolissimo racconto in chiave molto personale degli ultimi 30 circa di ristorazione italiana attraverso 50 (e piu') piatti che rappresentano per diversi motivi delle pietre miliari della cucina (soprattutto italiana) o quanto meno del suo personalissimo percorso gastronomico, dal punto di vista professionale e umano. Dai ricordi d'infanzia alle prime esperienze ravvicinate con la cucina - da avventore o "cuoco" - fino agli esordi professionali: gia' come giornalista sportivo Paolo sembrava essere piu' interessato al pre (o post) partita che al gioco effettivo, o meglio gli prestava decisamente piu' attenzione rispetto a gran parte dei suoi colleghi. Insomma, la sua e' una vera vocazione - che posso testimoniare in prima persona avendo avuto diverse volte il piacere di mangare con lui: la sua e' gola allo stato puro, che riesce pero' a connettersi subito al cervello - e non sorprende che oggi sia uno dei piu' importanti giornalisti e critici del settore. Nota personale: che emozione leggere della Sacrestia, il ristorante napoletano top degli anni '80 e mio sogno proibito ai tempi, oggi in declino.
2) Artusi Remix - Viaggio nella cucina popolare italiana, Donpasta

3) Per le scale di Sicilia, Pino Cuttaia
Cosa c'entrano le scale con un libro di cucina? Andiamo con ordine. Pino Cuttaia e' il (per me, grandissimo) patron e chef del ristorante La Madia di Licata. Che non e' esattamente il paese piu bello della Sicilia, ma vale la pena andarci lo stesso. Andato a vivere a Torino da giovanissimo, ha lasciato un "posto fisso" per tornarsene nella sua Sicilia a fare il cuoco. Quella Sicilia il cui simbolo sensoriale piu' forte per lui, era l'odore di cibo che si levava per le scale dei palazzi all'ora di pranzo, quando nelle case si cucinava. La sua e' tutt'altro che cucina domestica, ma la memoria - interpretata con grande bravura ed eleganza - ne e' lo stimolo piu' potente, tutt'oggi. Anche in questo caso, non si tratta solo di ricette (anzi, direi che queste ultime sono quasi "accessorie") ma soprattutto di racconti di vita e di territorio, accompagnati dalle belle foto di Davide Dutto. Perche' Pino oltre a essere un grande chef e' anche un grande uomo: lui - ricorda - e' "nato col fazzoletto". Che non vuol dire qualcosa di simile al detto di "essere nato con la camicia" ma riguarda l'educazione che ha ricevuto dalla nonna la quale, quando era bambino e poi ragazzino, non voleva che uscisse di casa senza un fazzoletto in tasca: se ne avesse avuto bisogno, per soffiarsi il naso o per pulirsi, e si fosse trovato senza, cosa avrebbe detto la gente? Ecco, Pino Cuttaia questo fazzoletto - che all'epoca considerava un impiccio - se lo porta sempre dietro.
4) La Scienza della Pasticceria - la chimica del bigne', Dario Bressanini
Confesso di non aver avuto ancora tempo e modo di leggere l'ultimo libro di Dario Bressanini, ma non ho resistito all'acquisto. Io, pasticcera mancata per lampante incompatibilita' con la precisione e il rigore necessari a fare questo mestiere, nutro ancora la tenue speranza di riuscire ad imparare qualcosa a riguardo, e questa speranza e' legata a questo libro. Perche' la pasticceria e' scienza, e lo sappiamo, e Bressanini e' il migliore quando si tratta di spiegare la scienza anche ai tonti come me. Un "manuale di istruzioni che spiega il perche' delle cose", e anche il come: si parla di struttura e proprieta' degli ingredienti base della pasticceria - zuccheri, uova, latte, farina, gas (!!) - ma anche dei grandi interrogativi della pasticceria casalinga: In che modo l'ordine in cui si aggiungono gli ingredienti influisce sul risultato finale? E' vero che per montare gli albumi si deve aggiungere un pizzico di sale? E cosi' via. Un assoluto must have per tutti i wannabe pasticceri!
5) Dolci Calendari dell'Avvento, La cucina di Calycanthus

Mi hai convinto!!! Artusi Remix, regalo a me stesso!!
RispondiEliminaSpero che ti piaccia! :)
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