venerdì 7 agosto 2015

A tavola in vacanza - la ricerca della FIPE




Mare, montagna o citta'? Ormai ci siamo, e' iniziato il mese piu' caldo di questa caldissima estate e chi ancora non ci e' stato si appresta a partire per le vacanze, me compresa: brevissime e vicine nel mio caso, per forza di cose - qualche giorno in Toscana, a Montepulciano - e precedute da trasferte di lavoro (anche se molto piacevoli, nella foto sopra il tagliere di salumi e formaggi che mi e' "toccato" assaggiare ieri al Caseificio di Campo Felice...) in giro per l'Italia, con una grande nostalgia per la vecchia, sana abitudine che mi vedeva tutto il mese in citta' a lavorare per poi godermi una settimana di paradiso in Sardegna a settembre. Ma pazienza...

Come sempre, comunque, le mie vacanze saranno caratterizzate da buon cibo e bei posti.

E le vostre?

Secondo un'indagine diffusa dalla FIPE - che registra finalmente un'inversione di tendenza nella domanda turistica interna italiana, per la prima volta in crescita dopo cinque anni, con una spesa per le vacanze da parte di turistiti italiani e stranieri che quest’estate dovrebbe attestarsi sui 40 miliardi di euro per il periodo luglio-settembre, con una crescita del 2,2% rispetto al 2014, di cui un quarto dedicata al cibo - i consumi alimentari degli italiani in vacanza sono abbastanza sfaccettate.
Insomma, non sempre ricadiamo nei luoghi comuni di pizza&pasta a ogni costo.

Ecco le 4 tipologie delineate dall'indagine FIPE, in base a gusti e abitudini alimentari:

Cosmopolitan - 38%
E' la tipologia piu' numerosa, e - l'avreste mai detto? - va proprio contro lo stereotipo dell’italiano  legato alla cucina di casa e poco aperto alle sperimentazioni, che va in cerca degli spaghetti anche New York o Pechino.

tarantole fritte in Cambogia
"Curiosi e senza frontiere, gli italiani cosmopoliti amano assaggiare il cibo tipico della località visitata, per assaporare fino in fondo la cultura locale. Si tratta soprattutto di adulti che in vacanza si liberano delle proprie abitudini alimentari per calarsi in quelle del territorio che li ospita." 


Mi riconosco decisamente in questa categoria!


Party lover - 31%
La seconda tipologia e' costituita in maggioranza da "giovani che amano divertirsi e che cercano di risparmiare sul cibo per destinare le proprie risorse economiche all’intrattenimento". In questo caso, c'e' poco da stare allegri: tristi immagini di pancarre' e sottilette invadono la mia mente; nel migliore dei casi patatine e birretta, binomio consolidato a cui spesso in vacanza, lo confesso, mi abbandono anche io.
birra in spiaggia in Sardegna
Se sulle patatine industriali, pero', ammetto di non essere troppo schizzinosa (ma mangio solo quelle "vere", tra i cui ingredienti ci siano solo patate, olio e sale, ed evito gli aggomerati di porcherie tipo Cipster o Pringles, per intenderci) sulla birra non transigo: deve essere buona! (Meglio di quella della foto, possibilmente).

Gourmet -
18%
Interessante la percentuale di gourmet in circolazione: "in maggioranza adulti con un buon potere di acquisto, che durante le vacanze trovano il tempo e la serenità per concedersi pranzi e cene al ristorante e non vedono l’ora di farsi coccolare dal buon cibo".

il Gambero Rosso di Mauro Uliassi

Bene, sono tra i primi a organizzare spesso un'intera vacanza intorno al cibo e a non farmi sfuggire eventuali mete gastronomiche nelle vicinanze del luogo che scelgo per soggiornare. Pero' dai, andare in vacanza vuol dire anche rilassarsi e godersi un bel piatto di spaghetti con le vongole o un'impepata di cozze in un posticino semplice semplice, no?



No Rules
- 13%
Eccoli gli "sregolati", quelli che in vacanza "decidono di non seguire regole né orari; mangiano quando hanno fame e solo ciò che desiderano. Si tratta per lo più di giovani, ma anche di donne che durante le ferie si rilassano e rompono gli schemi delle abitudini alimentari casalinghe per sottrarsi all’impegno della cucina domestica"

In teoria, il sogno di tutti noi; pero' non dimentichiamo che le vacanze sono anche il momento migliore per pensare un po' piu' a noi stessi e per cercare di trattare meglio non solo la nostra mente, ma anche il nostro corpo. Possiamo prendercela con piu' calma, cucinare e mangiare meglio - non per forza mettendoci piu' tempo, ma solo un pochino piu' di attenzione - e coccolarci un po'. Non sprechiamole!




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