mercoledì 30 novembre 2011

Antonello Colonna, ambasciatore del tartufo bianco d'Alba


Nonostante in questi giorni sia un po' provata gastr(onom)icamente - oltre alla maratona londinese, lunedi' sera sono stata all'Open Baladin per la serata Birra del Borgo Story e ho molto apprezzato la cucina "feticisticamente" contadina di Gabriele Bonci - per martedi' avevo ricevuto un invito al quale non avrei mai potuto dire di no: all'Open Colonna (da non confondere!) si festeggiava la premiazione dello chef come Ambasciatore nel mondo del tartufo bianco d'Alba (insieme a Fulvio Pierangelini, Jonathan Benno e Giorgio Travaini) proclamata un paio di settimane prima nel corso della XIII Edizione dell'Asta Mondiale del tartufo Bianco d'Alba.

Ancora cinema, questa volta col vino


Anche il vino, come il cibo, e' sempre piu' spesso protagonista del grande schermo. All'argomento e' dedicata un'interessante iniziativa romana dal titolo Padri ai Figli. Italiani da Oscar a cura della Maiora Film che grandi maestri del passato e giovani registi di film molto interessanti che verranno proiettati nel corso di tre serate dal 3 al 17 dicembre presso il Museo di Roma Intrastevere insieme ad alcune etichette di Cesanese del Piglio Docg.

domenica 20 novembre 2011

Cinema e cibo, le due cose che amo di piu'



Quando ero piu' giovane ero molto indecisa se seguire la mia passione per il cibo, o quella per il cinema (dietro le quinte, naturalmente). Alla fine ha prevalso la prima, ma il cinema resta un mio grande amore e ci vado in media una o due volte a settimana. Cinema&cibo poi e' un binomio che funziona, non solo per quel che mi riguarda. 

sabato 19 novembre 2011

Di Pasticceri&Pasticcerie


Non di soli hamburger si vive, e quindi ieri mattina ho approfittato della presentazione della nuova guida del Gambero Rosso Pasticceri&Pasticcerie per farmi alzare un po' la glicemia. Una nuova guida tutta dedicata al dolce, e ai bravissimi pasticceri - spesso anche poco conosciuti che si nascondono nella provincia piu' remota - d'Italia.

venerdì 18 novembre 2011

Hamburger & Co, la sfida continua



Ho preso molto sul serio il mio ruolo di "giurato esperto" per il contest sul miglior hambureg di Roma... Non ho ancora avuto tempo di scrivere nulla, ma non crediate che io sia stata con le mani in mano, e con le mascelle vuote! E allora ecco qualche aggiornamento sui miei assaggi (che naturalmente non si sono limitati ai soli panini) concentrati per ora nelle due serate di mercoledi e giovedi (scusate per le foto pessime, ma la luce dei due locali non e' l'ideale.... e d'altra parte al ristorante ci si va per mangiare, mica per fare fotografie!)
il Cheeseburger di Urbana47

Primo step da Urbana47, un po' per comodita' e un po' prche' in un certo senso il locale di Angelo Belli e' il "padrone dio casa" dell'iniziativa. L'hamburger proposto e' il Cheeseburger Urbana 47, che come tutti i piatti del menu riporta gli ingredienti a km zero e il nome del produttore, secondo la filosofia del locale. E dunque: spalla di manzo Tenuta dell'Argento di Civitavecchia, maionese della casa con uova Urbani di Scandriglia, formaggio fiocco della Tuscia Chiodetti di Viterbo, guanciale Fanelli di Riofreddo, spinaci Giobbi di Ariccia, patate De Acutis Steccato. Da bere, una marzen della Birra Roma per andare sul sicuro, e chiusura con una bella rivisitazione in chiave moderna del Mont Blanc di Gaia Giordano, servito al bicchiere con cremoso al latte, biscotto al cacao e crema di castagne, molto delicato e piacevole.
l'Americano del Pastificio

Ieri sera invece e' stata la volta del Pastificio San Lorenzo, da poco passato alla supervisione del bravissimo chef di All'Oro, Riccardo Di Giacinto. Due gli hamburger sulla carta del ristorante di San Lorenzo: l'Americano (200 gr. di hamburger di manzo con provolone, guanciale di Sauris e panino fatto in casa) e l'Amatriciano (160 gr di hamburger di maiale leggermente affumicato con ketchup di amatriciana, cipolla stufata, scaglie di pecorino e panino al pomodoro fatto in casa), entrambi serviti con patatine e maionese e ketchup fatti in casa. Golosi e affamati, non contenti del minihamburger con salsa di prugne e lamponi (mi pare, avevo bevuto un calice di Champagne per ingannare l'attesa dei miei commensali bloccati dal traffico) servitoci come benvenuto, abbiamo ordinato anche degli assaggi di arancini (classico, cacio e pepe e all'amatriciana) e i dessert, tra cui un cheesecake molto buono (quasi quanto il mio!).

Due parole in piu' sul bere: come ho gia' detto, io avevo cominciato con un calice (abbondante) di Champagne Paul Goerg, per ingannare l'attesa e questo mi ha aiutato a non arrabbiarmi nonostante io odi stare da sola al tavolo di un ristorante, soprattutto dopo essermi fatta un'ora e mezza di corriera, metro, bus e macchina per arrivare in orario... ma diciamo che ieri nonostante la stanchezza ero piuttosto ben predisposta per motivi miei, e quindi e' andata bene cosi. Insomma, quando si e' trattato di scegliere cosa bere con l'hamburger, abbiamo tentennato un po' sulla birra, bypassato i vini e alla fine quando qualcuno ha avuto l'ardire di proporre ancora Champagne, ci siamo trovati tutti d'accordo! D'altro canto, le bollicine sgrassano e si sa che lo Champagne non stona mai con nulla.

Gia', ma quale Champagne? In carta, il rapporto qualita'/prezzo faceva propendere per l'Aubry, che ha sempre il suo perche'. Gia', ma quale Aubry? Cuvee Brut Classique o Cuvee Rose' Classique? All'unanimita', ci siamo trovati d'accordo anche sull'eliminare il Rose', che ci sembrava decisamente poco adatto con l'hamburger, e abbiamo scelto il Brut Classique. Scelta che ha sorpreso parecchio il sommelier, che ha insistito (in modo carino) sul Rose', dicendo che secondo lui era piu' adatto ad affrontare la struttura e il sapore intenso dell'hamburger, soprattutto nel caso dell'Amatriciano. Noi siamo rimasti fedeli alla nostra idea di partenza e abbiamo felicemente pasteggiato a Champagne Brut. Sarei curiosa pero' di sapere cosa ne pensa chi e' piu' esperto di me sulla possibile accoppiata hamburger/Champagne Rose' che io invece immagino sempre insieme a piatti delicati magari a base di pesce...

giovedì 10 novembre 2011

Pronti all'assaggio? Parte la sfida dell'hamburger

Ci siamo! Da oggi e' aperta la sfida tra i quattro contendenti per il Miglior Hamburger di Roma, lanciata da Urbana47. Oltre al ristorante a Km Zero di Monti, a contendersi il titolo ci sono Tricolore Monti, Roscioli e il Pastificio San Lorenzo. Quattro ottimi indirizzi romani, quattro modi di intendere il classico panino con l'hamburger in versione gourmet. Nelle prossime settimane li assaggero' tutti e quattro e vi raccontero' le mie impressioni, voi potete fare lo stesso e votare il vostro hamburger preferito registrandovi sul sito di Urbana47.

Nel frattempo, vi racconto qualche altra notizia e vi dico le mie idee su cosa berci su.

Cosa berci insieme: per me, decisamente birra: che sia artigianale pero', e non troppo gassata se no addio. Con un hambuger "classico" sara' perfetta una Golden Ale, ma se iniziano ad esserci salse o sapori piu' decisi forse ci vuole quancosa di piu' complesso. In questo periodo preferisco le IPA: sono abbastanza strutturate e maltate per reggere i sapori decisi, le note tostate possono sposarsi perfettamente con il sesamo, la leggera astringenza si sposa con la succulenza della carne, l'amaro deciso del luppolo pulisce il palato. Ma se la birra e' buona, puo' andare anche una Pils amara e beverina, o se preferite - magari con un supercheeseburger - anche una stout piu' alcolica e rotonda.

infine, qualche curiosita': sapevate che negli USA maggio e' il mese dell'hamburger? E che l'uso di salse, sottaceti e condimenti vari e' nato nei primi anni del '900? In particolare, il ketchup divenne popolare soprattutto grazie a Henry John Heinz mentre sottaceti, cipolle e lattuga si sono diffusi solo negli anni '40. In NordAmerica questo decennio e' stata l'epoca d'oro dell'hamburger perche' gli americani hanno iniziato in questo periodo a prendere l'abitudine di pranzare fuori casa per lavoro: e cosa ci poteva essere di meglio di un panino?
 Negli USA la burgermania e' talmente diffusa che ci hanno fatto anche orecchini, vestiti e divani con la forma del panino. Io preferisco mangiarmelo, e che sia buono!

domenica 6 novembre 2011

Il Reale a Casadonna, qualche volta la fortuna m'assiste


Finalmente sono riuscita a trovare il tempo e l'occasione per una cena al Reale di Niko e Cristiana Romito. Nel locale di Rivisondoli c'ero stata diverse volte, ed ero gia' venuta anche nella nuova, bellissima location di Castel di Sangro - che mi convince sempre di piu' ed e' la cornice piu' indicata per i piatti di Niko, che sono minimalisti e concreti al tempo stesso - ma per una serata un po' diversa. E visto che per una fortunata coincidenza Casadonna si trova esattamente a 5 minuti dalla casa di montagna dei miei, mi sembrava assurdo non approfittarne.


venerdì 4 novembre 2011

La rinascita dell'hamburger

Se c'e' riuscita la pizza, emblema dello street food partenopeo - ma in realta' universale culturale diffuso praticamente in tutto il mondo, con le sue diverse varianti - a salire agli onori della cronaca gastronomica e a trovare posto anche nei menu dei ristoranti gourmet e superstellati - allora perche' non puo' farlo anche l'hamburger, simbolo del fast food piu' globalizzato che ci sia?

martedì 1 novembre 2011

London, the Italian way


Colgo l'occasione del giorno di festa per recuperare e scrievere qualcosa sulla mia recente trasferta londinese. Che per un po' di coincidenze - ma nemmeno poi tanto - e' stata quasi tutta all'insegna dell'italianita'. A cominiciare dal motivo per cui ero li', e cioe' l'appuntamento inglese di Identita' London, con cui Paolo Marchi & Co gia' da qualche anno portano nella capitale britannica il meglio della gastronomia e della cucina italiana.